Attrezzatura del minatore (Pirotechnia, p. VIII)
"E perché a tali effetti [l'estrazione dei minerali] molti adattamenti se li ricercano, de quali non se ne può se non parlar in generale, atteso che secondo le necessità de luochi e nature de le miniere bisogna variar la forma de ferramenti, perché si fa differentia d'hauer a cauar quelle miniere che si trouano in marmi, o in marmi, o in treuertini, o in albazzani, in colombino, e in simili pietre dure. Da cauar quelle che si trouano in sassi mortigni e teneri, perché l'uno vuole li strumenti gagliardi e potenti, come son grosse masse e zappe di ferro, e così longhe e grosse verghe da far lieue zapponi, e forti picchi, pontaruoli con manichi, e senza manichi, e simili ferramenti da cauar e romper sassi, tutti d'acciaro fino, e fortemente temperati. Ma di quelli de l'altre miniere che serueno a cauar in pietre più tenere non accade farne mentione, perché li comuni bastano, e la necessità de la cosa insegna quel che far si debbi, anchor che più di questi son martelli a una mano longhi un palmo, pontaruoli similmente longhi, zappe, zapponcelli, badili, e simili, ma di tutte le sorte che si ricercan così ne le pietre tenere come ne le dure hauerne copia grande si conuiene, perché fan che li oparii non perden tempo operando, e insomma fan grandissimo giovamento alli patroni. Voglian ancho oltre questo hauer copia di corbe, cestini, di sacchi fati di pelli crude, di carretti ferrati, con ruote, e senza, per poter condurre fuor de la caua li fragmenti" (Pirotechnia, p. VIII).