Caricamento delle artiglierie (Pirotechnia, p. 157v)
Una volta ultimata l'artiglieria, si passa all'operazione di carica, la quale richiede estrema precisione nel dosaggio della polvere, che va presa in un quantitativo tale "che facilmente leui con la violentia del suo fuocho el peso della vostra palla e la conduca doue designate, e ancho che l'artigliaria che l'ha a riceuere sia tale che soportare la possa senza pericolo di lesione, e anchora è di bisogno che tutto lo strumento con il peso e con la grandezza di questo material fuocho che gli hauete nel corpo collocato habbi modo e ordine che per il loro piccolo foro introdur vi si possi il fuocho apparente e viuo, acciò che con la sua forza cacci la palla sopra al fuocho materiale intromessa, e che col suo colpo impetuosamente al luocho a ponto senza divario percuota, per il che oltre a l'ordinario adattamento è di necessità che l'artiglierie sieno dritte di fuore e dentro e bene triuellate e nette, e dipoi al luocho doue le volute mettere sia aconcio sopra a modelli che si possino correre e che stieno spianate di modo che non più in una parte che ne l'altra pendino, e ancho ci bisogna due altre consideratione con ingegno e pratica d'arte, però che l'una è in caricharle, cioè darlo el vigor e la potentia effectiua, l'altra è il dirizzarle doue per correre che si dice metterle a mira. Per caricarle si fa uno strumento come un doccio che li bombardieri el chiaman chaza di lamine di ferro, o di rame longo tre volte quanto el diametro della palla e la sua piegatura facci a ponto la metà della circunferentia del diametro del vacuo della boccha de l'artiglieria, e questo si conficha da una delle teste sopra a uno modello tondo fatto come un manfano da botte, e che habbi un vacuo dietro dun buso doue si mette per manicho una ponta d'un haste, e da piei a questo ne l'altra ponta della medesima hasta vi si mette un altro modelletto simile con la chaza delle lamine detta piena di poluere si mette ne l'artiglieria, e si porta con essa fin'al fondo, e dipoi voltando la mano sotto sopra vi si vota dentro e col dapiei del haste si batte la poluare e si ristregne e manda al suo luocho", procedendo con questa operazione fino a quando non abbiamo introdotto un quantitativo di polvere da sparo "quanta vedete per sperientia sia altretanta, o al meno li due terzi del peso della palla". A questo punto si procede col mettere dentro il cannone "uno stoppaglio fatto con al quanto di fieno, e con il calzatoro che è a piei de l'haste del carichatoro el calzarete forte, e di poi metterete la palla senza forza [...]. Ma questa perché la stia accostata al fieno e prema la poluere con ogni vostra forza e vigore col calzatoro la batterete, e così hauarete caricha la vostra artigliaria, per esemplo delle quali detto de una, detto di tutte e massime di quelle che si carichano per la boccha" (Pirotechnia, pp. 155r-156r). Venendo ora a prendere in considerazione il problema del puntamento delle artiglieire, come prima cosa "col vostro buon iudicio hauete da considerare la portata della vostra artigliaria e la distantia della cosa che volete percuotere per securarui d'arriuarla sempre v'e l'hauete da costare per più che potete. Dipoi col traguardo del'occhio mettendoui da piei sopra al piano della culata, e concordando la boccha de l'artigliaria con la cosa a ponto che volete percuotere retta linea, che se vi sarete messo in distantia conueniente, cioè che la forza della poluare sia tal che incesa arriuare non potete se la palla non è nel uscire da qualche cosa impedita che a ponto non batta doue designato hauete, al che far oltre al buon giudicio naturale e sperientia di longa praticha si costuma varii strumenti da traguardare e discernere le linee rette, e prima per vedere se l'artigliaria sonno in piano a ponto s'adopera o grande o piccolo l'archipendulo comuno, mettendolo da piei sopra al mezzo a ponto de l'artigliaria li traguardi si fanno varii e sonno pareri. Perché anchora che tutti tendino a un fine si fanno in varie forme li modi che s'usano e si è di mettarli da piei sopra al mezzo a ponto de l'artigliaria e per un piccolo foro che se lo fa dentro a un canalletto si traguarda con un occhio e s'aduerte che la linea passi sopra el mezzo della cornice della boccha e ferischa a ponto nel mezzo della cosa doue volete che la palla percuota. El primo colpo sia per proua si per cognoscere la giustezza de l'artigliaria come per sperimentar la bontà della poluare. Et ancho per certificarui la distantia per potersi d'ognuna valere e moderare occorrendo e certificato che el variare venisse da non essere dritta l'artigliaria come per sperimentar la bontà della poluere". Dopo aver verificato che la causa del cattivo esito del tiro non dipende dal cattivo funzionamento dell'artiglieria, si procede a correggere il puntamento facendo ricorso a "strumenti" e al "iudicio", "prima mettendosi al segno determinato, e alzando con iudicio la boccha de l'artigliaria a una misura che vi siate eletta si tira e guarda se la palla arriua o non, o doue la percote, e caso che la piegasse la linea, e che in tutto perdesse el vigor senza arriuare. Hauete allhora a più alzare la boccha accio facci la linea la forma d'archo maggiore, e seruendoui per potere li medesimi termini reiterare notarete per misura li gradi del vostro traguardo, quale li bombardiari usan di dire darli di francho, e così con questa regola e misura si deue andare alzando, o abassando l'artigliaria al dritto sempre della cosa che volete percuotere e non per fiancho, perché fa gran variatione nel arte dei bombardieri [...]. Però come di sopra v'ho detto, sonno alcuni che da prima cominciano a dare di francho al artigliaria un ditto, e poi due, e poi tre, e poi quatro, e qualche volta più, per mantenere un tirare fermo si fa di legname, ouero di una lamina di ferro, d'ottone, o di rame, che sia longa un palmo per mezzo della quale sia più busetti piccoli con distantie equali, e ancho per il mezzo a ponto sia una linea sottile nella quale casca volendo per da capo un filo con un piombo in forma d'archipendolo, e a questa s'adatta un posamento da poterlo mettere che stia fermo sopra al mezzo del piano della culatta de l'artigliaria, per il qual traguardo così fermo si guarda al primo, al secondo, al terzo, un quarto, un quinto, un decimo e duodecimo buso, e quanto per darle franco v'occorria di bisogno. Anchora si fa un simil traguardo bucarato, ma con mancho buchi che camini fra due sponde in uno orlaretto simile al cursore che si fa al impannate e nelle sponde si segnano li gradi, e così come con il detto, con questo l'artigliarie per tirarle s'agiustano, altri sonno che messole in piano e trouato il mezzo nel sommo della culatta, e quel del l'orlo sopra alla boccha con una pocha di cera vi metteno sopra una cerbottana da tirare alli ucelli, e per quella traguardano la cosa" (Pirotechnia, pp.156r-157r).