Torce da combattimento (Pirotechnia, p. 160)
Le trombe di fuocho si costuman di far per spauento de caualli, e per nuocere alli soldati nimici. Anchor che molta offesa non faccino, perché ben che sia quel che n'esce fuocho non si discosta tanto che se le volete adoperare non vi bisogni con esse appressare a nimici delli quali se alcuno è che ne tema non vi si lassa accostare, né s'accosta a voi finché non vede che la sia finita di bruciare [...]. Et a far questa si fa una canna di legno d'un braccio e mezzo longa in due in circha, e questa si sega per mezzo e s'incaua un cannale in ciaschuna parte che sia a ponto il mezzo diametro e la mezza circunferentia d'una palla che vi siate eletto grande come quella che si giuocha che si chiamam fiorentina, e da piei se li fa un conto di legno che la serri, ma che habbi un cauo in mezzo a modo d'una gobbia per poterla inhastare in una ponta d'una picha, e sopra tal canna essendo di legno si lega tutta di buon fil di ferro ricotto accostato l'un fil'al'altro, ouero con una cordetta rinforzata sottile, e si è fatta di lamine si fortifica con cinque o sei cerchietti di ferro fabbricati e saldi, e io hauendola a fare per mancho spesa, e per farle più leggieri le farei di carta a molti doppi a volta e le ultima incolarei, o con pasta, o con colla di carnicci, e per più fortezza anchora li darei per tutto un fil di ferro. Hora di che cosa voi habbiate fatta la canna, o la voliate fare non importa, e a empirla questo è il modo se già non la volete empire d'una sola compositione. Primamente si mette in fondo quatro dita di buona poluare d'artigliaria, e sopra vi si mette una palletta fatta di stoppa, o di straccetti di tela in mezzo piena de alquanta di buona poluare fina con uno o due buchetti e si copre di ragia di pino e solfo, e con alquanta di poluare, e dipoi sopra a questa vi si mette quatro dita di poluare grossa composta con pece greca, vetro pesto, sal comuno grosso, sal nitro mal pesto, e segatura d'olmo seccho, ouero scaglia di ferro alquanto trita, e si batte con un calzatoro alquanto. Dipoi sopra a questa si mette due dita di poluare fina e si batte, e sopra vi si mette un'altra pallotta nel medesimo modo fatta, e così di quatro dita in quatro dita si va empiendo tutta la canna della tromba vostra fin'alla boccha, la quale così piena si cuopre con uno pocho di seuo, ouero con un zaffetto di suuero, o pure di carta, perché nel maneggiarla la poluere non hauesse da uscire fuori. Hor queste così fatte si metteno in una ponta di piccha, o altra aste longa confita con due chiodi da piedi, e dipoi quando le volete adoperare per la boccha con uno stuppino, ouer con una pocha di poluare vi s'appicha il fuocho. Quelle che io vi dissi che già feci per tirare palle di pietra erano di legname di noce biancho e seccho e le feci longhe tre braccia, e il loro vano era quanto v'entraua dentro un pugno chiuso, e primamente feci conciare per di grosso el legno per di fuore tondo in forma d'artigliaria grosso da piei e sottil da capo, e dipoi el faci segare per mezzo e in ogni parte feci cauare un mezzo tondo saluo a quatro dita da piei. Dipoi presi banda di ferro bresciana e ne feci in ogni parte un mezzo cannale e con bullette di cento con el capo piano benissimo le feci conficchar, e il luocho della poluere el feci fare di queste bande d'oppio e nel estremo da piei le feci acute a modo d'una pirramide vacua e nella ponta vi feci un cannello che usciua fuore sottile della medesima banda ribadito di dentro e di fuore, e faceua il bucho per l'ingresso del fuocho, dipoi feci congiungere le due parti insieme benissimo, e con buona colla di formaggio e conficcature nelle grossezze del legname le strensi, dipoi le fortificai con cinque buon cerchi larghi e grossi di ferro saldi mettendone tre dal mezzo in giù, e due da capo, e con una mazza grossa di fabro e una caziatoia le serrai e strensi bene più che io potei. Dipoi feci fare le palle di pietra che erano un buon fil di spago la tinette, e così queste così fatte adoperai in un seruitio di un amico mio" (Pirotechnia, pp. 159r-159v).