Impianto per la distillazione dello zolfo (Pirotechnia, p. 27r)
Dopo aver descritto l'attrezzatura occorrente per l'estrazione dello zolfo, passa a descrivere la fase operativa: " Et quelli due vasi che han la canna che v'ho detto prima si murano posando li fondi sopra alla prima grata, e così si serrano da capo a torno alla boccha murando, che le fiamme non respirino saluo per due tre sfiatatoi, fatti alla testa del fornello di sopra. Di poi si mette l'altro terzo vaso fuor del forno in luocho che non senta calor di fuocho, e che le canne di tutti e due gli altri per li busi aperti di sopra lassati ogni una di per sé gli entri in corpo, e ancho questo per tutto a torno si mura per fin sopra alle canne de gli altri, e al buso da piei che è nel vaso dall'altra parte si lascia l'escita. Hor in questi dui primi vasi si mette la miniera del solfo, e con li copertori e luto si turano e serran bene che non respirino, e così ancho si fa all'altro vaso che è messo per recipiente, e così fatto se li da sotto un buono, e potente fuocho di fiamme mettendo le legna infra grata e grata, e così tanto si continua che voi possiate pensare che quella sustantia che è nela miniera sia passata nel recipiente che metteste, qual simile a un fumo per quelle canne trapassa e lì s'ingrossa e si conuerte in solfo, e conuertito come cera fusa cascha in fondo. Il quale sel maestro vuole secondo che si va facendo el fa venir fuore passando per el suo esito che al par del fondo lassaste il recipiente, e così sene lassa di tutto far un pane, o pur si gitta in cannoni di canna bagnando bene ogni formolo o di legname o terra cotta chel sia perché si stacchi. Et di poi leuate el fuocho al fornello, e lassate tutto ben rifredare, e di poi scoprite li due copertori, e votati li vasi dela terrestrità dela miniera che v'è restata dentro, quale è simile a un cenneraccio morto, e di nuovo riempiete li medesimi vasi di nuoua terra, e così reiterate di fare come auanti hauete fatto. " (Pirotechnia, pp. 26v-27r).