Trafilatrici manuali (Pirotechnia, p140r)
"Come so che ve è noto che per fare panni d'oro o recamare d'oro, o fare lauoro d'oro reportati in straforo è necessario tirare l'oro in filo, quale per la sua dolcezza così come si batte e fa pannelle per ornamenti di pitture, così si può ancho facilmente tirare come anchora el medesimo si fa de l'argento e dello stagno, e credo anchor si farebbe del ferro e del rame e del ottone, il quale anchor che non sia molle come li sopradetti si vede che per battarlo tanto si estende e se assottiglia, che per hauere un ombra di simiglianza nel color de l'oro se ne fa quelle bande sottili e sonanti che il vulgo chiama orpello. Et insomma si tira in filo per li bisogni delle legature tenece che hanno a entrare in fuocho dallo stagno e piombo in fuore ogni metallo e in ogni sottigliezza e longhezza come pare a l'lartefice, e in particulare di quel che si fa con de l'oro e de l'argento quale è di sorte lungo e sottile tanto che non altrimenti che il lino o lana si tesse in tele per vestire e ancho in compagnia della seta con nissuna disagualianza si raccama, gli orefici anchora ne tirano per fare facili e più vaghi gli ornamenti delle opere loro, e così tal lauori riportati e bene saldi, o d'argento o d'oro che sieno sonno quelli che si chiamano per il vulgo strafori. L'ottone e l'acciaro che sonno cose più forti, anchora si tira per fare corde di strumenti musicali sottili e grosse secondo che a chi l'adopera piace. E per concludere in tutto questo esercizio non cognosco che contenga cosa notabile se non certa pratica con gran patientia, e in esso si procede in due modi che l'uno è il tirare a torculo grosso con l'arganetto e l'altro a rotella piccola a mano, havendo prima con martello redutta la verga tonda e tanto longa quanto più si può. Dipoi si deue ricocere e recotta comunemente si conduce a uno arganetto fatto in piano commesso in uno telaro, ouero alla forza d'una vite, o pure a uno argano grosso biligato per ritto. Et a qual si sia di questi o altri strumenti o a tirare s'adatta le trafile d'acciaro longhe mezzo palmo con più ordini di busi per dentro di grandezza succedente l'uno e l'altro in ceppi di legnami bene fermi, e appresso con un paio di tanaglioni con le bocche piane e dentro dentate e con le gambe aperte, e siano prese da una staffa bracata di ferro, e che da piei habbi uno oncino al qual sia attacchato una testa di cigna, ouero la testa d'un canapetto, e l'altro testo s'auuolga girando sopra all'arganetto, ouero argano grosso, e con questo ordine si stringano le tenaglie quando le tirarete, e che esse in quello stante habbino presa la ponta delle teste del filo de l'oro, o de l'argento, e che in uno di quei busi della trafila de l'artefice ben onto di cera nuoua vi sia stato messo, e così con la forza d'huomini girando con le lieue tali strumenti si tira le vergelle de detti metalli e si fa passare a uno a uno per tutti li busi della trafila. Et perché quando questo è ridotto a certo termine gli strumenti grandi serueno male, si fa sopra a un bancho due rotelle biligate in piano, e infra l'una e l'altra si ferma le trafile con buchi piccoli succedenti l'uno a l'altro per potere sempre fare el filo più sottile, e con girare d'una di queste rotelle vi s'auolle passando per la trafila quella quantità del filo che volete. Dipoi s'attacha a l'altra rotella, e si volge la trafila e mette a un altro buso, e così di buso in buso girando hor l'una hor l'altra rotella tenendo ben tal filo tirato, acciò non s'auilupi e si conduce sottilissimo, il quale quando è così condotto si mette sopra alli altri rocchetti ricordandoui che sempre mentre che il lauorate tenere il douiate onto di cera nuoua che oltre al facilitare di farlo passare per li busi li mantiene anchora il colore giallo e bello, e al fine secondo el mio parere quest'arte consiste in due cose, una in adattare bene le trafile che sieno li loro busi mantenuti tondi, e che le sieno di buono e finissimo acciaro. L'altra è che l'oro e l'argento che volete tirare sia fino di natura dolce e mantenuto ben ricotto per fine a quel grado che si può cominciare a metterlo alla rotella a mano. Et questo medesimo modo si tiene anchora a tirare ogn'altro metallo, cioè acciaro, ottone, ferro, e rame, ma del ferro vi dirò auanti più particularmente" (Pirotechnia, pp.139r-139v).