Gru saliscendi

Da Leonardo, Codice Atlantico, ff. 1012r,v.

 

Impiego
Movimentazione della terra nello scavo di canali.

Motore
Saliscendi.

Descrizione
Due gru a braccio rotante parallele portano il materiale di scavo fuori dall’area di lavoro. L’impianto segue il fronte di scavo spostandosi su delle guide. Il contrappeso che solleva il carico è costituito da una piattaforma mobile sulla quale vengono condotti un bue e un uomo.

Questioni interpretative
Dimensioni: Leonardo fornisce le dimensioni di varie parti della gru in braccia (braccio milanese = 59,49 cm); profondità del fosso: circa 2,4 m; altezza della gru: 4,8 m; sbraccio 4,5 m; altezza del saliscendi: 1,80 m.
Ricostruzione: le descrizioni verbali si riferiscono alla gru di destra, mentre il modello a sinistra presenta alcune varianti delle quali non sono chiare l’intenzione e il funzionamento. Il cassone è appeso ad un “trapezio”. Come per altre macchine anche in questo caso il disegno di Leonardo ferma sulla carta un’idea che dal punto di vista geometrico rappresenta un principio potenzialmente efficace ma che non è stato ancora verificato sul piano ingegneristico. La passerella del saliscendi, ad esempio, non sembra avere una struttura tale da sostenere il peso di un bue. Inoltre, così come sono disegnate senza stralli o contrappesi, le due gru lavorerebbero fortemente sbilanciate in avanti provocando il ribaltamento della macchina. Un tentativo di risolvere questo problema può essere visto nel disegno appena accennato di una trave ortogonale alla gru collocata sull’argine. Tale elemento è presente anche nello stesso modello di gru disegnato nel recto dello stesso foglio che insieme al modello doppio qui analizzato costituisce un interessante esempio dell’evoluzione di un’idea.

 

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